L'articolo TAGLIO DELL’ERBA sembra essere il primo su Marazzi Giardini.
]]>E’ facile guardare un prato e pensare a una distesa verde. In realtà, un prato è costituito da tante singole piantine d’erba. Come succede per altre piante, quando tagliamo l’erba, questa si irrobustisce ed infittisce.
Il Taglio dell l'erba troppo bassa o troppo alta comporta l'insorgere di numerosissimi problemi, infatti asportando molta superficie verde la pianta non potrà svolgere la fotosintesi come prima , e di conseguenza creeremmo una situazione di stress, inoltre durante la stagione calda è consigliato tagliare il manto erboso leggermente più alto in modo da favorire l'ombreggiatura del terreno che altrimenti si seccherebbe molto più velocemente
La tecnica di mulching è il metodo di rasatura dell’erba più sostenibile che si possa trovare nei rasaerba moderni, e probabilmente il più diffuso nel mondo anglosassone.
La lama mulching taglia e sminuzza l’erba riducendola in minuscole particelle. Questi pezzettini d’erba vengono poi distribuiti nel suolo, si decompongono dopo ore e depositano i nutrienti nel terreno, agendo come potenti fertilizzanti organici.
Il taglio mulching richiede inoltre meno tempo di altri metodi (per esempio, raccolta o scarico laterale), tempo che puoi utilizzare per fare altre attività nel tuo tempo libero.
Un altro beneficio del mulching è che non crea rifiuti, che possono avere un’alta incidenza sulla raccolta dei rifiuti urbani. L’erba tagliata non è facile da smaltire: a causa della sua umidità e consistenza, tende a marcire se accumulata in un angolo del giardino, e questo impedisce un corretto processo di compostaggio. Per questo motivo vi consigliamo di lasciare l’erba sul prato invece di raccoglierla: non avrete alcun problema, e il giardino sarà favorito dall’arricchimento organico, facilmente degradabile, e dalle sostanze nutritive necessarie.
Se tagli l’erba con un tagliaerba che fa mulching – scegliendo almeno questo Sistema ogni 2 o 3 sessioni di taglio – non sarà necessaria alcuna fertilizzazione, tranne quelle a nitrogeno, a causa della volatilità dell’elemento.
Benefit del mulching:
Svantaggi del mulching:
Il taglio dell’erba alla giusta altezza è molto importante, l’altezza ideale varia in base al tipo di erba, al periodo dell’anno e alle condizioni di crescita. L’erba richiede sfalci più frequenti nel periodo di massima crescita.
La regola principale è di non rimuovere mai più di un terzo dell’altezza dell’erba. In altre parole, individuate quale sia l’altezza ideale del vostro prato e lasciatela crescere per non più di un terzo di tale misura. Per regolare l’altezza di sfalcio, ponete la falciatrice su una superficie piatta e misurate la distanza delle lame da terra.
In zone più fresche, i prati crescono soprattutto durante la primavera e l’autunno: l’altezza ideale per questi prati è 6–10 cm.
In zone più calde, i prati crescono soprattutto durante l’estate: l’altezza ideale è di 10-15 cm.
Durante i periodi di maggior crescita, considerate di tagliare ogni 5-7 giorni. Al contrario, durante i periodi di minor crescita, gli sfalci verranno eseguiti meno frequentemente, o per nulla.
E’ meglio mantenere l’erba all’altezza massima consentita, soprattutto in periodi caldi e siccitosi. L’erba, in climi freschi o in posizioni ombreggiate, cresce meglio se viene tenuta un po’ più alta.
L’erba alta ha radici più profonde, che raggiungono più facilmente l’acqua. Inoltre ombreggia di più il suolo riducendo la perdita di acqua per evaporazione e prevenendo la crescita di erbe infestanti.
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]]>L'articolo Seminare il Prato in Primavera sembra essere il primo su Marazzi Giardini.
]]>La primavera è la stagione più usata per effettuare la semina di un prato nuovo.
Se la la semina viene fatta a Marzo, bisognerà aspettare che le temperature si alzino e che non vi sia il rischio di gelate o nevicate che potrebbero compromettere il lavoro.
Sei passi da seguire per seminare un buon prato:
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]]>L'articolo Lavori di Primavera sul vostro Terrazzo sembra essere il primo su Marazzi Giardini.
]]>Con il sopraggiungere della bella stagione , tra fine Febbraio ed inizio Marzo è bene prendersi cura del proprio terrazzo ormai dimenticato, e reduce dall'inverno .
Prima di tutto è importante fare una bella pulizia delle superfici come il pavimento e i mobili da esterno , che dopo mesi di inutilizzo saranno ormai ricoperti di polvere e smog , se non abbiamo avuto cura di preparali prima dell'inverno un consiglio è evitare i saponi ed i detersivi aggressivi che potrebbero rovinare le piante nelle vicinanze ,
utilizzando invece un getto ad alta pressione come quello di un idropulitrice , non troppo potente , che non danneggi vasi e superfici di legno.
I lavori da svolgere oltre alla pulizia , sono quelli di ripiantumazione delle essenze magari morte durante l'inverno, come ad esempio le erbe aromatiche che sono già in arrivo dai vivai della Liguria e della toscana , pronte ad adornare il nostro spazio verde con colori e profumi sgargianti.
La concimazione con concimi azotati è sicuramente adatta a questo periodo soprattutto se sul nostro terrazzo sono presenti erbe perenni , che rinascono letteralmente dalle ceneri dell'inverno .
E sicuramente importantissimo impostare i lavori di piantumazione delle essenze e delle fioriture in modo da poter godere a pieno della salute del nostro spazio verde durante i mesi in cui lo useremo, per una cena in compagnia oppure per una piacevole serata all'aperto dopo il lavoro.
E importante ricordare che per la buona riuscita del nostro lavoro dobbiamo continuamente manutenere il nostro spazio verde , spesso per pigrizia o poca voglia no effettuiamo tutti gli interventi necessari al buon mantenimento del terrazzo , ecco perchè è sicuramente buona cosa affidarsi nelle mani di un esperto
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]]>L'articolo Capitozzatura degli Alberi sembra essere il primo su Marazzi Giardini.
]]>La capitozzatura è il taglio indiscriminato del fusto, delle branche primarie o di grossi rami.
Il motivo più comune per cui si pratica la capitozzatura è la riduzione delle dimensioni di un albero. Molte persone hanno paura che gli alberi troppo alti possano costituire un pericolo. La capitozzatura, tuttavia, non è un metodo adeguato di riduzione dell’altezza ed in generale delle dimensioni della chioma e non riduce il pericolo né di ribaltamento né di cedimenti. In realtà, la capitozzatura renderà l’albero più pericoloso nel lungo termine.
La capitozzatura può rimuovere fino al 100% delle foglie dell’albero. Le foglie sono gli organi con cui l’albero produce il proprio nutrimento; rimuovendole l’albero rimane senza l’energia necessaria ad alimentare tutte le sue parti. La perdita di così tante foglie attiva un meccanismo di sopravvivenza che consiste nella produzione di rami di lunghezza maggiore ma più esili, così che l’albero possa recuperare, il più velocemente possibile, il suo volume fogliare. Questi rami hanno origine dalle gemme latenti che l’albero produce lungo il fusto e le branche e dalle gemme avventizie che si formano a livello dei grossi tagli. Tale meccanismo di sopravvivenza richiede un grande impiego di energia che l’albero preleva dalle sue riserve. Se l’albero non possiede una riserva di energia sufficiente, il rischio che muoia è molto alto. Un albero capitozzato è più vulnerabile agli insetti e alle malattie. Alcuni insetti sono effettivamente attratti dalle sostanze chimiche rilasciate dai tessuti interni esposti.
I tagli della capitozzatura consentono un facile accesso alle parti interne dell’albero ai funghi agenti di carie del legno (alburno e durame) causandone il degradamento, provocando cavità e rendendo meno robusta la struttura. L’asportazione di una così grande quantità di foglie produce una grande quantità di radici morenti che minano l’ancoraggio dell’albero e causano una perdita di apporto di sali ed acqua. Un albero capitozzato ha un’aspettativa di vita molto inferiore rispetto ad un albero potato correttamente.
L’improvvisa esposizione di branche e fusto ai raggi solari, a causa della rimozione di grosse porzioni di chioma, può provocare la scottatura dei tessuti appena al di sotto della corteccia. Queste scottature possono, a loro volta, provocare cancri, distaccamento della corteccia e perfino la morte della branca.
I rami prodotti dalle gemme latenti ed avventizie al di sotto e a livello dei tagli della capitozzatura, nonché lungo le branche rimanenti ed il fusto, sono molto lunghi e con attaccature deboli. Normalmente un ramo secondario cresce, di anno in anno, con il ramo principale, così che esso viene a trovarsi inserito nel ramo principale fin nella parte centrale di questo. I rami generati a seguito di un taglio di capitozzatura, invece, sono inseriti superficialmente al ramo. Questi rami hanno un’inserzione debole e possono facilmente spezzarsi.
La naturale ramificazione di un albero è una meraviglia biologica. La capitozzatura distrugge irrimediabilmente la forma naturale di un albero lasciando, al posto di ramificazioni proporzionate e armoniose, orribili monconi. Senza foglie (fino a 6 mesi l’anno in climi temperati), un albero capitozzato appare sfigurato e mutilato; nel periodo vegetativo è una palla di fogliame, densa e senza grazia. Un albero capitozzato non potrà mai più tornare alla sua forma naturale.
Il costo della capitozzatura non si limita all’intervento in sé. Se l’albero sopravvive, richiederà entro pochissimi anni di essere nuovamente potato. La possibilità che vento e neve provochino la rottura di rami più o meno grossi è maggiore e sarà quindi necessario intervenire per rimuoverli. Se l’albero muore, dovrà essere rimosso.
La capitozzatura implica una serie di costi di manutenzione decisamente maggiori rispetto ai costi di una corretta potatura. Uno dei costi è la riduzione del valore della proprietà. Un albero sano e ben tenuto può incrementare fino al 20 per cento il valore della proprietà. Sfigurato e mutilato l’albero è considerato solo come una spesa.
Quando un albero deve essere ridotto in altezza o diventa troppo ingombrante è possibile ridurne la chioma senza distruggerne l’armonia e, soprattutto, senza grossi tagli. Se un ramo deve essere accorciato, lo si può fare rimuovendolo a partire dall’inserzione con un ramo secondario (taglio di ritorno). In questo modo l’albero è in grado di rimarginare la ferita del taglio in un lasso di tempo accettabile. Le regole da rispettare sono: il diametro del ramo laterale non deve essere inferiore ad un terzo del diametro del ramo asportato; non dovrebbero essere rimossi rami con diametri maggiori di 7-10 cm; non dovrebbe essere rimosso più del 30% delle foglie.
I periodi in cui eseguire una potatura di questo tipo sono l’inverno e la tarda primavera-estate.
La potatura degli alberi è un intervento difficile e pericoloso e deve essere eseguita da un arboricoltore professionista, meglio se certificato “European Tree Worker”. Un arboricoltore è in grado di determinare il tipo di potatura necessaria per migliorare la salute, l’aspetto e la sicurezza dei tuoi alberi. Un professionista è in grado di fornire questo servizio ed ha le competenze e gli strumenti per farlo. Sicuramente, un arboricoltore non ti consiglierà di fare, né farà una capitozzatura!
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]]>L'articolo Fioriture Autunno-Inverno sembra essere il primo su Marazzi Giardini.
]]>È arrivato il momento di pensare alle piante stagionali che fioriscono e riescono a svilupparsi nella stagione fredda. Vediamo di trattare le specie più rappresentative e belle.
VIOLE
Le viole sono piante annuali che vengono seminate nei vivai a fine estate ,in autunno si trapiantano e svolgono il loro ciclo durante la stagione fredda fino a fiorire molto in primavera. Sono tra le poche piante che producono fiori anche in inverno,regalando cosi colore al giardino o al terrazzo in un periodo di riposo vegetativo. Le viole prediligono posizioni soleggiate per aiutarle a fiorire durante i periodi miti invernali,non hanno particolari esigenze di terreno purchè non sia troppo compatto in quel caso è bene aggiungere del terriccio. Crescendo in un periodo freddo non necessitano di molta irrigazi
one da attuare solo in caso estremo. Le varietà usate sono:
- Viola del pensiero: sono le viole che producono i fiori più grossi e con la fioritura più abbondante. colori variano dal viola al bianco al blu al giallo al rosso all’arancione al rosa.
- Viole cornute: rispetto alle precedenti hanno un portamento più cespuglioso ed elegante,i fiori sono più piccoli ma comunque in grandi quantità e la loro durata è elevata.
- Viole ricadenti: ibrido selezionato negli ultimi anni si distingue per il portamento strisciante dei suoi rami che permette un uso minore di esemplari in un impianto. anch'essa molto resistente e colorata sta prendendo sempre più piede negli ultimi anni.
CICLAMINI
I ciclamini sono piante perenni provviste di bulbo. Le loro fioriture molto fini e delicate vanno da settembre/ottobre fin verso maggio con colorazioni bianche rosse e fucsia. La loro coltivazione è semplice poichè hanno una buona resistenza al freddo (soprattutto le varietà più piccole) e soffrono solamente in caso di troppo ristagno idrico. Per evitare problemi è sempre meglio procedere nell’impianto usando del buon terriccio. Nonostante sia una pianta perenne riproducibile con il bulbo è consigliabile cambiare la pianta dopo la primavera poiché la fioritura e il portamento della pianta nell’anno successivo non avrà più lo stesso vigore del primo anno.
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]]>L'articolo Chi siamo sembra essere il primo su Marazzi Giardini.
]]>Crea giardini che rispettino la flora autoctona e la naturale crescita delle piante, eseguiamo anche giardini a tema prediligendo le essenze mediterranee.
Il Giardino deve armonizzare con la casa, i gusti, le abitudini e le esigenze di coloro che vi abitano, è un luogo di "sogno" dove ci si rilassa, ricco di piccoli angoli in cui trovare preziosi attimi di benessere e raccoglimento, traendone energie positive.
Il rapporto tra giardino ed ambiente è molto stretto, il paesaggio, la vegetazione, il clima, incidono in modo determinante sull'aspetto finale e condizionano la scelta degli elementi costruttivi sia vegetali che strutturali.
Marazzi Giardini opera prevalentemente sul territorio di Milano e provincia, ciononostante siamo disponibili a trasferire la nostra opera laddove richiesto.
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]]>L'articolo Manti Erbosi sembra essere il primo su Marazzi Giardini.
]]>Da sempre la cura e la manutenzione dei nostri manti erbosi risulta, la cosa più difficile da eseguire nel nostro Giardino. sia grande o piccolo, al sole o all'ombra, le problematiche riguardanti i nostri Manti Erbosi sono innumerevoli.
Intanto dobbiamo sfatare il mito del cosiddetto Prato Inglese, questo prato esiste solo in inghilterra, e non in italia, di fatto questo tipo di manto erboso non esiste, tutta la semente utilizzata per la realizzazzione di un prato sia seminato che a rotoli, è composta da miscugli di sementi, salvo casi particolari di cui parleremo più avanti.
Cosa si intende per miscuglio?
Il miscuglio di sementi non è altro che un insieme di sementi di varie piante erbacee come ad esempio il Lojetto, la Poa, la Festuca.
le sementi di queste erbacee andranno a comporre il nostro miscuglio di semina, e starà al giardiniere, oppure a noi dover scegliere il miscuglio più adatto alla nostra tipologia di prato, scegliendo quale di questi innumerevoli miscugli è più o meno adatto ad essere impiantato nel nostro Giardino.
Da molto tempo ormai collaboro con la ditta : Mazzocchi Sementi che mi fornisce ottimi miscugli di superlativa qualità.
La qualità della semente è assolutamente una delle cose più importanti per ottenere un buon tappeto erboso, è necessario, controllare che su ogni sacco di semente sia specificata la Germinabilità ovvero la percentuale di semi, che dopo diversi test eseguiti su un particolare miscuglio, arriva a Germinare.
La Germinabilità non dovrebbe essere mai al di sotto del 90% .
Non meno importante è la purezza, ovvero: La percentuale in peso di semi privi di sostanze estranee (mondiglia) e appartenenti tutti alla medesima specie o varietà. La purezza richiesta a termini di legge per le principali piante agrarie non deve essere inferiore al 95%.
Inoltre dobbiamo mettere in conto che la semente deve essere fresca ovvero, non deve essere in giro da troppo tempo,
Io ad esempio preferisco acquistare la semente al massimo una settimana prima di doverla poi utilizzare.
Fatto ciò siamo pronti a scegliere il miscuglio a noi più congeniale.
Intanto dobbiamo capire due cose prima di cominciare, per me sono fondamentali per capire le esigenze del cliente:
Esiste un impianto di irrigazione?
Il prato sarà al sole o all'ombra?
Se non esiste un'impianto di irrigazione direi che la cosa principale è realizzarlo, per quanto potremo essere ligi a bagnare tutti i giorni il nostro manto, di certo non riusciremo mai a farlo bene come un impianto .
Al sole o all'ombra serve a capire che tipo di miscuglio utilizzare per il nostro manto.
Ad esempio per un prato in ombra sarebbe bene scegliere dei miscugli con alte percentuali di festuca rubra, oppure se dovessimo realizzare un manto erboso esposto al sole , meglio optare per miscugli con alte percentuali di Festuca arundinacea.
Detto cosi direi che è un po' limitativo, ma le variabili sono infinite ed è giusto affidarsi a degli esperti , in modo da non incappare in errori madornali, soprattutto per non dover rifare il lavoro una volta completato, come molto di frequente capita ai non addetti ai lavori.
L'articolo Manti Erbosi sembra essere il primo su Marazzi Giardini.
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